Senigallia Stampa
Rocca di Senigallia

Duomo e Palazzo Vescovile

Iniziato nella seconda metà del Settecento per volere dei Gesuiti, la costruzione del Duomo venne affidata all'architetto Paolo Posi, allievo del Vanvitelli. Un secolo più tardi Papa Pio IX fece erigere la facciata in stile neoclassico, su progetto di Augusto Innocenti. L'interno è a croce latina, suddiviso in tre navate da sei pilastri. Adiacente al Duomo fu realizzato il Palazzo Vescovile. Dal 1992 il Palazzo è sede della Pinacoteca Diocesana che raccoglie numerose opere d'arte, paramenti e stemmi papali. La Sala del Trono conserva la pregevole tela "La Madonna del Rosario" (1599) di Federico Barocci, commissionata dalla Confraternita dell'Assunta e del Rosario.

Teatro la Fenice

Eretto nel 1839, inaugurato con un'opera di Donizetti, ha subito i danni di un terremoto e della guerra, ma nel 1996 è rinato grazie a un lungo restauro. Durante i lavori sono stati portarti alla luce anche importanti resti databili tra il I sec. a.C. ed il I sec. d. C.

Museo Area Archeologica "la Fenice"
L'idea del Museo non si associa, in questo caso, a un edificio a se stante, ma è parte di un contesto di scavo urbano: è stata ricostruita la topografia antica dell'insula con un percorso che consente di entrare nella domus dal probabile ingresso originario, per poi passare nell'atrio, dove si trova l'impluvium (vasca di raccolta dell'acqua piovana), e quindi affacciarsi sui vani orientali pavimentati a mosaico. Il museo, costituito da vetrine contenenti reperti provenienti dall'area archeologica, dalla città e dal territorio, si dispone lungo parte del perimetro dell'area, su un piano leggermente sopraelevato, tramite una passerella, rispetto a quello delle strutture antiche.

Museo di Arte Moderna
Alle spalle del Teatro, si trova il Museo d'Arte Moderna e dell'Informazione dove è custodito l'archivio di Mario Giacomelli, uno dei maestri della fotografia del ‘900, insigne cittadino di Senigallia.

Piazza Roma
Si affacciano sulla Piazza il Palazzo Comunale e il Palazzo Mastai-Ferretti, famiglia importantissima a cui apparteneva Papa Pio IX. Oggi il palazzo è sede del Museo Pio IX. Sulla Piazza si trova anche la fontana romana del Nettuno, chiamata dai cittadini "Monco in Piazza" perché, narra la leggenda, i turchi le spezzarono le braccia.

Piazza del Duca
Centro della città è Piazza del Duca, dove sorge la Rocca Roveresca, costruita per volere di Giovanni della Rovere alla fine del ‘400 sui resti di una fortificazione romana. Sulla Piazza si trova anche il Palazzo del Duca (XVI secolo): da visitare il soffitto della Sala Maggiore composto da quarantanove cassettoni lignei dipinti, che propongono scene grottesche con temi di festa, di gioia e di allegria. L'opera è attribuibile alla mano del pittore Taddeo Zuccai.
Piazza del Duca ospita la Fontana delle Anatre e Palazzo Baviera, residenza di fine ‘400 che presenta stanze ornate con scene bibliche ed episodi dell'Iliade.

Foro Annonario
Edificato nella prima metà dell'800 è uno di luoghi più importanti nella vita sociale della città. Qui si tengono varie manifestazioni, da segnalare in particolare la Fiera di S. Agostino. L'evento nacque nel 1200 quando in città giunsero le spoglie di Maria Maddalena e, in seguito al grosso flusso di pellegrini, iniziarono i commerci e la fiera.

La Chiesa e il Convento di Santa Maria delle Grazie

La struttura è stata voluta alla fine del ‘400 da Giovanni della Rovere, come tomba di famiglia. Al suo interno da segnalare la "Madonna e Santi", splendida tavola del Perugino, databile intorno al 1490. Oggi è sede del Museo della Mezzadria Sergio Anselmi che, con migliaia di oggetti e fotografie, testimonia la vita contadina marchigiana dal medioevo al 1964.

Sinagoga
La zona un tempo occupata dal ghetto ebraico si trova a pochi metri dal Palazzo del Duca e dal Foro Annonario, sulla riva sinistra del fiume Misa. La sinagoga di rito italiano fu costruita nel 1634, quando fu istituito il ghetto. Era più alta di un piano, ma fu abbassata dopo il terremoto del 1930; la sala di preghiera si trova al primo piano. La tevà (spazio occupato durante la preghiera dall'officiante) è delimitato da un balconcino semicircolare di legno intagliato e dorato.

La Rotonda a mare

È il simbolo turistico della città sin dal 1933, anno della sua apertura. La Rotonda a Mare s'impose presto come luogo di mondanità ed intrattenimento, e dopo due anni dall'inaugurazione il Principe Umberto di Savoia inaugurò a Senigallia la Colonia Marina Maria Pia di Savoia.
Negli anni del secondo conflitto mondiale la Rotonda venne chiusa e destinata a magazzino militare. Furono gli anni Cinquanta la stagione d'oro della Rotonda di Senigallia, vero tempio della mondanità e luogo nel quale si esibirono stelle di prima grandezza della musica leggera italiana. Verso la fine degli anni '80 iniziò la progressiva decadenza che la portò alla chiusura per inagibilità.
Suggestivo ritrovo dei villeggianti durante la stagione balneare, è stata restituita ai suoi antichi splendori nel luglio 2006, con la sua originale forma "a conchiglia".
Ultimo aggiornamento ( lunedì 08 giugno 2009 )
 

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San Ciriaco: 2004 | 2005 | 2007
Loreto: 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007
Sant'Elena: 2006 | 2007
Jesi: 2003 | 2004



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